Riprendendo la recente circolare dello Studio sulla moratoria dei debiti bancari/finanziari si vuole riassumere, in sintesi, i punti principali:

  • La norma prevede la possibilità per le microimprese e PMI italiane di sospendere fino alla data del 30 settembre i pagamenti in scadenza, di prestiti o linee di credito o leasing accesi alla data di entrata in vigore del Decreto (17 marzo 2020).
  • La richiesta non può essere indirizzata se l’impresa abbia posizioni debitorie “deteriorate”.
  • La sospensione non opera automaticamente: deve essere attivata con una autocertificazione prodotta dall’impresa richiedente alla propria banca
  • …(omissis)
  • Resta impregiudicata la facoltà degli intermediari finanziari di rivedere il giudizio sulla qualità creditizia del debitore durante il periodo di moratoria qualora sussistano elementi oggettivi nuovi che inducano in tale direzione.

Chiedere o non chiedere la moratoria, un diverso punto di vista

La questione deve essere vista necessariamente da un altro punto di vista.

La massima attenzione va postata sull’ultimo punto “Resta impregiudicata la facoltà degli intermediari finanziari di rivedere il giudizio sulla qualità creditizia del debitore…… in altri termini la questione centrale è “cosa può fare o potrà fare il vostro istituto di credito un volta chiesta la moratoria”.

Il messaggio può essere così parafrasato:

“Caro Imprenditore, chiedi pure la moratoria ma presta attenzione alla circostanza che se i tuoi dati aziendali peggiorano posso rivedere il tuo rating e quindi agire di conseguenza; in altri termini non potrai più ottenere nuova finanza e le tue condizioni bancarie diventeranno peggiori, in termini ovviamente di costo del denaro”.

Posta in questi termini, la questione si sposta in via preventiva su alcune domande centrali che sono da porsi prima di agire d’impulso con la autocertificazione bancaria:

  • conosci quali sono i ricavi minimi che la tua impresa deve conseguire per poter raggiungere il punto di pareggio, ovvero il punto in cui i costi dei fattori produttivi equivalgano ai ricavi?
  • conosci in termini % quale quota di mercato puoi “perdere” per mantenere vivo l’equilibrio economico e finanziario dell’impresa?
  • Sei dotato di un minimo di controllo di gestione che ti consenta il controllo dei costi e una corretta stima prezzi di vendita? E ancora, riesci a simulare i flussi di cassa dei prossimi 6- 12 mesi al fine di pianificare in modo puntuale le tue obbligazioni?

La capacità di rispondere a queste semplici domande ti sarà di aiuto per capire se l’utilizzo della proroga rappresenti per la tua impresa un vantaggio competitivo ovvero, si manifesti come un mero palliativo che avvicina il malato alla terapia intensiva (tanto per restare in tema).

Cosa fare nell’immediato: dotarsi di un business plan

Il documento del bilancio di esercizio di fine anno rappresenta una fotografia sbiadita che male si adatta con l’idea dinamica che caratterizza il nostro tempo. Il che non significa che abbia perso la sua utilità ma rappresenta un immagine statica e ormai da solo insufficiente a monitorare nel tempo l’andamento aziendale.

La triste vicenda sanitaria che stiamo vivendo dovrebbe diventare quindi un importante occasione per iniziare a prendere confidenza con lo strumento del business plan. Ti consentirà di simulare gli andamenti aziendali e di conseguenza ti fornirà risposte adeguate per attuale scelte consapevoli e responsabili.

Solo attraverso una adeguata pianificazione attraverso lo strumento del business plan potrai dare una risposta alla domanda di apertura: mi conviene chiedere la moratoria bancaria?

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Lo Studio si rende consapevole dello sforzo che questo richiede e si mette a disposizione per accompagnarti in questo percorso.

Abbiamo già accompagnato diversi Clienti in questo percorso; comprendere quale sia il tuo fatturato minimo per mantenere in vita la tua impresa piuttosto che conoscere quanti Clienti devono entrare nel tuo negozio/bar o ristorante, rappresentano solo alcune delle risposte che lo strumento del business plan può darti in questo momento.

Il cambiamento è necessario per consentire la evoluzione e la permanenza della tua impresa sul mercato
contattateci per un approfondimento indirizzando una mail a [email protected]
perché forse non ci sarà un’altra occasione di “prorogare” la risposta.