Non so se prorogare i versamenti dati in scadenza lunedì 16 marzo fosse una evidente necessità come da più parti si è scritto.

C’è una consapevolezza del mondo imprenditoriale che ama “progettare” le proprie scadenze e che si organizza, in situazioni di difficoltà, utilizzando gli strumenti normativi che sono messi a loro disposizione, tanti o pochi che siano, efficienti o meno che si rilevino.

E’ nel Dna della impresa, quasi fosse un anti virus di una “sindrome tributaria” da immunodeficienza acquisita, la programmazione delle proprie obbligazioni e, con essa, anche quella dei versamenti delle imposte, tasse e contributi.

Tuttavia, farlo con colpevole ritardo, alle ore 19:03 di venerdì 13 marzo, (per altro a mezzo di un comunicato stampa)  quando la maggior parte dei contribuenti aveva già pianificato e (loro malgrado) cliccato “mi piace” sul pulsante dei propri computer per inviare i file telematici al sistema, rappresenta un atto di totale insensibilità unito alla quasi imbarazzante mancanza di conoscenza dei meccanismi che presiedono al corretto adempimento degli obblighi impositivi proprio da chi quei meccanismi li ha predisposti!

Abbiamo assistito per l’ennesima volta alla totale assenza di rispetto nei confronti di milioni di cittadini declassati a semplici “sudditi” e dei loro professionisti.

La storia è sempre un fantastico insegnante peccato che abbia di sovente allievi mediocri e irresponsabili.

Buona responsabilità a tutti.